La mia seconda giornata in San Pedro è stata memorabile, pensavo di avere già visto qualcosa di surreale con la Valle della Luna ma questo tour sugli altopiani ha battuto tutto.
Siamo partiti prestissimo la mattina (tipo alle 6:30) guidando fuori dalla città verso le montagne. Prima sosta colazione che la nostra guida ci ha cucinat di fronte a una laguna salata sotto a un vulcano. Non so se mi spiego... STELLAREEEEE.
Già l'altitudine mi dava un po da fare (eravamo circa a 4.000 metri) ma poi l'atmosfera da fiaba mi ha veramente ammazzato. Sembrava di essere in un acquerello, ciuffi di erba gialla (unico cibo per le mie adorate vicuna), sale evaporato bianco sparso vicino alle lagune dalle acque immobili, montagne disegnate perfettamente, il cielo terso... vedete qui le foto perché le mi parole non possono rendere.
Il silenzio regna sovrano, sedersi ad osservare muti il panorama ti proietta in tuoi mondi interiori ma qui, come non mai, ho svuotato tutto. La mente è libera, leggera, non corre più a pensare: un paesaggio che ti annienta. Di fronte a tanto anche la mente si arrende, finalmente.
Abbiamo poi proseguito per una passeggiata osservando 3 vulcani (se non ricordo male 2 attivi...), cartoline da pelle d'oca.
Scendendo poi di altitudine abbiamo trovato il primo grande lago salato, anche lui da mozzare il fiato. Non avrei mai pensato che colori così esistessero, il cielo, le nuvole...tutto sembra finto, niente sembra reale qui... ma tutto magicamente lo è.
Le foto sono ripetitive, lo so, ma non resisto...
Siamo poi arrivati negli Atacama Salt Flats, un parco protetto fatto di lagune salate dove vivono i fenicotteri cileni.
Un'altra nota positiva, più personale, è che in questo tour partecipavano altre persone molto divertenti e interessanti. Fra di loro una signora (oddio, signorina?) tedesca che come me ha deciso di abbandonare la sua carriera e ora sta viaggiando per diversi mesi. Le sue mete erano tutte in Sud America e sarebbe stata per circa 4 mesi. Allora è stato bello chiacchierare sulle nostre nuove visioni di vita, di rinascita, di non compromessi... parlare con lei era come riaffermare il percorso che mi ha portato alla mia scelta.
Senza preavviso il tour mi ha temprato, sempre più convinto di aver fatto il passo giusto, o per lo meno, quello che per me è giusto.
Così, il percorso di due nomadi si incrocia ma non lascia tracce, chissà se la rincontrerò in un altro viaggio.
Questa idea di conoscersi, parlare di progetti personali, quasi intimi per poi salutarsi con un in bocca al lupo vicendevole lasciando al destino tutto il resto mi ha fatto sorridere, felice.
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